Convegni ed eventi

Alzheimer Cafè: a Giugno riprendono gli incontri per malati e caregiver

alt_text
11 Giugno 2021

Il 15 settembre 1997, il Dr. Bere Miesen (psicogerontologo) aprì il primo Alzheimer Cafè a Warmond nei Paesi Bassi. La sua idea venne subito copiata da tanti altri psicologi. Con il passare del tempo Miesen aveva capito che parlare con persone affette da Alzheimer era molto difficile; per questo volle creare un luogo nel quale tutti i malati potessero esprimere le loro esperienze e i propri dolori

Gli Alzheimer Cafè avevano il principale scopo di supportare il malato e la sua famiglia, come disse Miesen in un’intervista fatta al The Guardian, nel settembre 1999: "La demenza è una catastrofe completa. Sia la persona con demenza e la sua famiglia meritano di essere ben supportati. Il riconoscimento della malattia e l'ammissione della sofferenza mentale può rendere la vita vivibile di nuovo".

Il 2 marzo 2019 ha aperto l’Alzheimer Cafè di Rho in via S. Ambrogio n. 6 a Passirana, vicino al centro polifunzionale. L’iniziativa è finanziata dal Comune di Rho e dal Centro Regionale Alzheimer dell'ASST Rhodense.
L’obiettivo principale è quello di far sentire meno soli i malati e le loro famiglie, cercando di coinvolgere tutta la comunità, aumentando la coscienza collettiva di questa malattia e delle sue conseguenze.
Sono coinvolte molte figure professionali diverse: psicologi, medici, specialisti. Tutte le iniziative, con l’aiuto anche dei volontari, sono orientate alla possibilità di vivere momenti motivanti, rilassanti e volti alla condivisione.

Esiste uno sportello Alzheimer Cafè che malati e familiari possono contattare al n. 02/93332441 dal lunedì al venerdì (9.00-12.30) per informazioni e per indicare la propria adesione, come volontario o partecipante, compilando una scheda da inoltrare via mail (unitaoperativa.anziani@comune.rho.mi.it) e reperibile sul sito del Comune di Rho. Una Segreteria Organizzativa gestisce i volontari, a cui possono rivolgersi tutte le famiglie già iscritte all’Alzheimer Cafè, scrivendo a alzheimercafe.rho@gmail.com.


Il 15 settembre 1997, il Dr. Bere Miesen (psicogerontologo) aprì il primo Alzheimer Cafè a Warmond nei Paesi Bassi. La sua idea venne subito copiata da tanti altri psicologi. Con il passare del tempo Miesen aveva capito che parlare con persone affette da Alzheimer era molto difficile; per questo volle creare un luogo nel quale tutti i malati potessero esprimere le loro esperienze e i propri dolori

Gli Alzheimer Cafè avevano il principale scopo di supportare il malato e la sua famiglia, come disse Miesen in un’intervista fatta al The Guardian, nel settembre 1999: "La demenza è una catastrofe completa. Sia la persona con demenza e la sua famiglia meritano di essere ben supportati. Il riconoscimento della malattia e l'ammissione della sofferenza mentale può rendere la vita vivibile di nuovo".

Il 2 marzo 2019 ha aperto l’Alzheimer Cafè di Rho in via S. Ambrogio n. 6 a Passirana, vicino al centro polifunzionale. L’iniziativa è finanziata dal Comune di Rho e dal Centro Regionale Alzheimer dell'ASST Rhodense.
L’obiettivo principale è quello di far sentire meno soli i malati e le loro famiglie, cercando di coinvolgere tutta la comunità, aumentando la coscienza collettiva di questa malattia e delle sue conseguenze.
Sono coinvolte molte figure professionali diverse: psicologi, medici, specialisti. Tutte le iniziative, con l’aiuto anche dei volontari, sono orientate alla possibilità di vivere momenti motivanti, rilassanti e volti alla condivisione.

Esiste uno sportello Alzheimer Cafè che malati e familiari possono contattare al n. 02/93332441 dal lunedì al venerdì (9.00-12.30) per informazioni e per indicare la propria adesione, come volontario o partecipante, compilando una scheda da inoltrare via mail (unitaoperativa.anziani@comune.rho.mi.it) e reperibile sul sito del Comune di Rho. Una Segreteria Organizzativa gestisce i volontari, a cui possono rivolgersi tutte le famiglie già iscritte all’Alzheimer Cafè, scrivendo a alzheimercafe.rho@gmail.com.