Salute e benessere

Accedere a case di riposo e Rsa in Campania

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29 Novembre 2017

Secondo i dati dell’Istat nei prossimi anni l’invecchiamento della popolazione, in corso da tempo nel nostro Paese, colpirà con maggior rilevanza l’Italia del Sud. Le stime dicono che nel 2065 l’età media nell’Italia peninsulare arriverà a 50 anni e già oggi diverse regioni hanno un indice di vecchiaia importante. Una di queste è la Campania, dove nel 2016 l’indice riscontrato era di 117,3 anziani ogni 100 abitanti. Sul territorio sono presenti diversi servizi regionali di assistenza agli anziani, sia domiciliari che residenziali. Tra la popolazione campana c’è in particolare grande richiesta di posti in case di riposo e Rsa, a cui possono accedere gli ultrasessantacinquenni e le persone affette da demenza. Per fare richiesta di ricovero è previsto un iter medico/burocratico da seguire i cui dettagli si possono trovare sul sito della Regione. In sintesi i passaggi per richiedere l’accesso in una struttura di cura sono tre:

  • Il medico di medicina generale (MMG) deve contattare l’UVI, unità valutativa integrata, per la richiesta della valutazione multidimensionale del bisogno e la definizione del progetto personalizzato dell’anziano.
  • L’UVI, in accordo con l’assistito, individua una casa di riposo e richiede tutte le informazioni necessarie e l’eventuale lista di attesa.
  • In accordo con il direttore della struttura l’UVI comunicherà al paziente, al comune di residenza e al medico curante le modalità e i tempi di ingresso in casa di cura.

Iniziata la degenza l’anziano sarà costantemente monitorato dall’UVI, che ne valuterà lo stato di salute e di benessere psicofisico ed eventualmente ed eventualmente provvederà a rivedere e migliorare il progetto personalizzato. Spesso l’intoppo di questo iter sono le liste di attesa, a volte interminabili. Speriamo che nei prossimi anni i provvedimenti presi in Regione, come la proposta di legge sull’invecchiamento attivo, possano aumentare i servizi assistenziali presenti e migliorare quelli già esistenti.

Secondo i dati dell’Istat nei prossimi anni l’invecchiamento della popolazione, in corso da tempo nel nostro Paese, colpirà con maggior rilevanza l’Italia del Sud. Le stime dicono che nel 2065 l’età media nell’Italia peninsulare arriverà a 50 anni e già oggi diverse regioni hanno un indice di vecchiaia importante. Una di queste è la Campania, dove nel 2016 l’indice riscontrato era di 117,3 anziani ogni 100 abitanti. Sul territorio sono presenti diversi servizi regionali di assistenza agli anziani, sia domiciliari che residenziali. Tra la popolazione campana c’è in particolare grande richiesta di posti in case di riposo e Rsa, a cui possono accedere gli ultrasessantacinquenni e le persone affette da demenza. Per fare richiesta di ricovero è previsto un iter medico/burocratico da seguire i cui dettagli si possono trovare sul sito della Regione. In sintesi i passaggi per richiedere l’accesso in una struttura di cura sono tre:

  • Il medico di medicina generale (MMG) deve contattare l’UVI, unità valutativa integrata, per la richiesta della valutazione multidimensionale del bisogno e la definizione del progetto personalizzato dell’anziano.
  • L’UVI, in accordo con l’assistito, individua una casa di riposo e richiede tutte le informazioni necessarie e l’eventuale lista di attesa.
  • In accordo con il direttore della struttura l’UVI comunicherà al paziente, al comune di residenza e al medico curante le modalità e i tempi di ingresso in casa di cura.

Iniziata la degenza l’anziano sarà costantemente monitorato dall’UVI, che ne valuterà lo stato di salute e di benessere psicofisico ed eventualmente ed eventualmente provvederà a rivedere e migliorare il progetto personalizzato. Spesso l’intoppo di questo iter sono le liste di attesa, a volte interminabili. Speriamo che nei prossimi anni i provvedimenti presi in Regione, come la proposta di legge sull’invecchiamento attivo, possano aumentare i servizi assistenziali presenti e migliorare quelli già esistenti.