Costume e Società

Una RSA può essere considerata una casa?

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2 Maggio 2024

L’entrata in una struttura sanitaria porta con sé numerose domande, di cui la principale è sicuramente una: la RSA diverrà la mia nuova casa? Ma cosa significa 'casa'? Quali significati può ricoprire?

Irv e io siamo stati amanti dei libri per tutto il tempo trascorso insieme che riesco a ricordare: da quando ci siamo innamorati, da adolescenti, fino ad oggi. La nostra casa trabocca di libri e probabilmente sono io l’unica a ricordare la posizione della maggior parte [...]” (Yalom Irvin D., Yalom Marylin, Una questione di morte e di vita, 2022 Neri Pozza Editore, Vicenza)

In questo estratto dal libro “Una questione di morte e di vita”, fuoriesce la potenza di un’intera storia di vita, la vita di coppia dei protagonisti del libro. Ogni singolo oggetto è divenuto significativo, ed anche la sua posizione all’interno della casa assume un’accezione profonda, quasi vitale. 'Casa' non solo simboleggia il luogo dove si sviluppa maggiormente la nostra vita quotidiana, rappresenta le relazioni costruite in un’intera esistenza con tutte le sue caratteristiche.

Come poter lasciare andare tutto? È possibile cominciare un nuovo capitolo di vita? “Questo è uno dei motivi principali per cui non intendo trasferirmi in una residenza per anziani: dare via i miei libri è troppo doloroso. Lascerò questo compito ai miei figli: posso contare sul fatto che prenderanno decisioni razionali e intelligenti. [..] Sebbene la loro disposizione sembri disordinata, per me è comprensibile” (Yalom Irvin D., Yalom Marylin, Una questione di morte e di vita, 2022 Neri Pozza Editore, Vicenza)

La casa e gli oggetti che la abitano formano insieme qualcosa che erompe dal semplice essere materiale: essi sono la rappresentazione di parti personali profonde dove risiedono ricordi ed esperienze, emozioni vissute, persone, sogni e desideri, delusioni e sofferenza; la propria intera essenza.
Ecco che così, talvolta, con la fatica di allontanarsi da tutto ciò vengono affidati a figli e/o altri familiari le sorti dell’abitazione e dei ricordi legati ad essa. Lasciare andare è un atto estremamente doloroso: l’entrata in una struttura va a significare che ciò che si lascia non potrà mai essere recuperato, che il cambiamento è reale. È sofferenza. Si lascia ciò che si conosce, ciò che si è amato.

Una delle fatiche più importanti è lasciare tutto ciò che si è costruito nel corso della propria vita e dover riorganizzarsi e riorganizzare i propri schemi, quasi come fosse da zero. Una delle richieste più impegnative che questo cambiamento richiede è la creazione di una nuova modalità di vita, di routine, abitudini e relazioni. Ogni dettaglio può assumere uno specifico significato da non sottovalutare. Anche se può sembrare banale, ogni singolo oggetto custodito nel corso della propria storia di vita può aver assunto valenze emotive specifiche, che riportano a ricordi, storie, raffigurazioni.

Il futuro è un’incognita: come sarà la mia nuova vita all’interno di una struttura? Chi troverò? A chi potrò affidarmi? Un ruolo fondamentale qui lo svolgono gli operatori e chiunque lavori all’interno della RSA: se proviamo a sciogliere il concetto di casa scopriremo che 'casa' è l’insieme di relazioni, di legami'Casa' è qualcosa che possiamo costruire dovunque noi siamo, anche se difficile.
Accogliere l’ospite, farlo sentire a suo agio e costruire insieme giorno per giorno legami che nel tempo rimarranno indissolubili è il punto cruciale e fondamentale: solo così si potrà conoscere per davvero l’ospite e farsi conoscere, leggendo i suoi bisogni e creando complicità necessaria per la realizzazione di una nuova vita, in struttura, e farlo sentire a casa. 
Questo nuovo concetto di casa.

Monica Galimberti
Psicologa clinica
@monicagalimbertipsi

L’entrata in una struttura sanitaria porta con sé numerose domande, di cui la principale è sicuramente una: la RSA diverrà la mia nuova casa? Ma cosa significa 'casa'? Quali significati può ricoprire?

Irv e io siamo stati amanti dei libri per tutto il tempo trascorso insieme che riesco a ricordare: da quando ci siamo innamorati, da adolescenti, fino ad oggi. La nostra casa trabocca di libri e probabilmente sono io l’unica a ricordare la posizione della maggior parte [...]” (Yalom Irvin D., Yalom Marylin, Una questione di morte e di vita, 2022 Neri Pozza Editore, Vicenza)

In questo estratto dal libro “Una questione di morte e di vita”, fuoriesce la potenza di un’intera storia di vita, la vita di coppia dei protagonisti del libro. Ogni singolo oggetto è divenuto significativo, ed anche la sua posizione all’interno della casa assume un’accezione profonda, quasi vitale. 'Casa' non solo simboleggia il luogo dove si sviluppa maggiormente la nostra vita quotidiana, rappresenta le relazioni costruite in un’intera esistenza con tutte le sue caratteristiche.

Come poter lasciare andare tutto? È possibile cominciare un nuovo capitolo di vita? “Questo è uno dei motivi principali per cui non intendo trasferirmi in una residenza per anziani: dare via i miei libri è troppo doloroso. Lascerò questo compito ai miei figli: posso contare sul fatto che prenderanno decisioni razionali e intelligenti. [..] Sebbene la loro disposizione sembri disordinata, per me è comprensibile” (Yalom Irvin D., Yalom Marylin, Una questione di morte e di vita, 2022 Neri Pozza Editore, Vicenza)

La casa e gli oggetti che la abitano formano insieme qualcosa che erompe dal semplice essere materiale: essi sono la rappresentazione di parti personali profonde dove risiedono ricordi ed esperienze, emozioni vissute, persone, sogni e desideri, delusioni e sofferenza; la propria intera essenza.
Ecco che così, talvolta, con la fatica di allontanarsi da tutto ciò vengono affidati a figli e/o altri familiari le sorti dell’abitazione e dei ricordi legati ad essa. Lasciare andare è un atto estremamente doloroso: l’entrata in una struttura va a significare che ciò che si lascia non potrà mai essere recuperato, che il cambiamento è reale. È sofferenza. Si lascia ciò che si conosce, ciò che si è amato.

Una delle fatiche più importanti è lasciare tutto ciò che si è costruito nel corso della propria vita e dover riorganizzarsi e riorganizzare i propri schemi, quasi come fosse da zero. Una delle richieste più impegnative che questo cambiamento richiede è la creazione di una nuova modalità di vita, di routine, abitudini e relazioni. Ogni dettaglio può assumere uno specifico significato da non sottovalutare. Anche se può sembrare banale, ogni singolo oggetto custodito nel corso della propria storia di vita può aver assunto valenze emotive specifiche, che riportano a ricordi, storie, raffigurazioni.

Il futuro è un’incognita: come sarà la mia nuova vita all’interno di una struttura? Chi troverò? A chi potrò affidarmi? Un ruolo fondamentale qui lo svolgono gli operatori e chiunque lavori all’interno della RSA: se proviamo a sciogliere il concetto di casa scopriremo che 'casa' è l’insieme di relazioni, di legami'Casa' è qualcosa che possiamo costruire dovunque noi siamo, anche se difficile.
Accogliere l’ospite, farlo sentire a suo agio e costruire insieme giorno per giorno legami che nel tempo rimarranno indissolubili è il punto cruciale e fondamentale: solo così si potrà conoscere per davvero l’ospite e farsi conoscere, leggendo i suoi bisogni e creando complicità necessaria per la realizzazione di una nuova vita, in struttura, e farlo sentire a casa. 
Questo nuovo concetto di casa.

Monica Galimberti
Psicologa clinica
@monicagalimbertipsi

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