Salute e benessere

Solitudine e Anziani: Studio rivela rischio di fragilità, depressione e declino cognitivo

alt_text
8 Marzo 2024

Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Glasgow e dell'University Medical Center di Amsterdam, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet Healthy Longevity, mette in luce l'impatto negativo della solitudine sulla salute fisica e mentale degli anziani. Gli scienziati hanno esaminato oltre 130 studi precedenti per valutare l'effetto della solitudine sulle persone anziane, riscontrando che l'isolamento sociale può contribuire all'aumento di condizioni come fragilità fisica, depressione e declino cognitivo.

Secondo Emiel Hoogendijk, epidemiologo dell'Amsterdam Public Health, negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia di Covid-19, si è prestata maggiore attenzione agli effetti dannosi della solitudine e dell'isolamento sociale sugli anziani. "Il nostro lavoro conferma che la solitudine ha conseguenze negative per il benessere delle persone anziane", sottolinea. 

Peter Hanlon, ricercatore presso l'Università di Glasgow, aggiunge che la fragilità può manifestarsi attraverso la perdita di peso, la riduzione della velocità di camminata e la diminuzione della forza muscolare, problemi che possono aumentare il rischio di cadute.

Ricerche precedenti hanno evidenziato che la fragilità può portare a una diminuzione dei contatti sociali, come afferma Hoogendijk. Questa ricerca, però, mostra che la relazione può essere invertita, sottolineando che la compromissione dell'attività sociale può avere effetti dannosi sulla salute. 

Il Surgeon General degli Stati Uniti ha addirittura paragonato la solitudine al fumo di 15 sigarette al giorno, evidenziando il suo impatto devastante sulla salute mentale e fisica. "Le persone che si sentono sole o prive di contatti sociali hanno un rischio maggiore di depressione e di sviluppare malattie croniche", afferma Hoogendijk. "Vogliamo condurre ulteriori ricerche su questo tema nel prossimo futuro", conclude.


Uno studio condotto dai ricercatori dell'Università di Glasgow e dell'University Medical Center di Amsterdam, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Lancet Healthy Longevity, mette in luce l'impatto negativo della solitudine sulla salute fisica e mentale degli anziani. Gli scienziati hanno esaminato oltre 130 studi precedenti per valutare l'effetto della solitudine sulle persone anziane, riscontrando che l'isolamento sociale può contribuire all'aumento di condizioni come fragilità fisica, depressione e declino cognitivo.

Secondo Emiel Hoogendijk, epidemiologo dell'Amsterdam Public Health, negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia di Covid-19, si è prestata maggiore attenzione agli effetti dannosi della solitudine e dell'isolamento sociale sugli anziani. "Il nostro lavoro conferma che la solitudine ha conseguenze negative per il benessere delle persone anziane", sottolinea. 

Peter Hanlon, ricercatore presso l'Università di Glasgow, aggiunge che la fragilità può manifestarsi attraverso la perdita di peso, la riduzione della velocità di camminata e la diminuzione della forza muscolare, problemi che possono aumentare il rischio di cadute.

Ricerche precedenti hanno evidenziato che la fragilità può portare a una diminuzione dei contatti sociali, come afferma Hoogendijk. Questa ricerca, però, mostra che la relazione può essere invertita, sottolineando che la compromissione dell'attività sociale può avere effetti dannosi sulla salute. 

Il Surgeon General degli Stati Uniti ha addirittura paragonato la solitudine al fumo di 15 sigarette al giorno, evidenziando il suo impatto devastante sulla salute mentale e fisica. "Le persone che si sentono sole o prive di contatti sociali hanno un rischio maggiore di depressione e di sviluppare malattie croniche", afferma Hoogendijk. "Vogliamo condurre ulteriori ricerche su questo tema nel prossimo futuro", conclude.

Case di riposo, rsa e case famiglia