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“Sanremo” nelle Rsa: anziani ospiti diventano cantanti e si mettono alla prova

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15 Marzo 2024

Gli anziani ospiti di quattro Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di Firenze si cimentano nella composizione di canzoni, sia per raccontare le loro vite che per allietare le giornate e superare momenti difficili. Guidati da animatori, educatori, musicisti e musicoterapisti, i residenti cercano parole, trovano rime, intonano melodie e suonano strumenti musicali. In estate, ci sarà persino una sorta di "Festival di Sanremo" all'interno delle RSA, con la proclamazione delle canzoni più apprezzate.

Il progetto, denominato "Pensieri e Memorie in Canto", è stato ideato da Nicola Corti, animatore e musicista presso la RSA San Giuseppe del Consorzio Zenit, coinvolgendo anche altre strutture come Gignoro, Paolo VI, Delfino, il Centro di Salute Mentale del Quartiere 2 e l'Rsp Madre Fernanda.

Partendo da iniziative di musicoterapia, Corti e Paolo Pizziolo hanno introdotto la composizione diretta delle canzoni da parte degli anziani. "Abbiamo realizzato che in questo modo erano molto più coinvolti e interessati, riuscendo a trasmettere le loro emozioni più profonde trasformandole in canzoni molto poetiche", spiega Corti.

I testi delle canzoni composte dagli anziani sono sia simpatici che a volte dolorosi. Tra di esse, si trovano "Cha cha cha del gelato" di Luciana, appassionata di gelato, e "La solitudine", non la celebre canzone di Laura Pausini, ma una composizione di una signora anziana di nome Vittoria. Il coro "Liete dissonanze", composto da Nicola Corti, Paolo Pizziolo, Alessandro Garsia, Martina Rodolfi e Annalisa Fubiani, accompagna spesso le esibizioni.

"Con le loro parole e le loro musiche, gli anziani ci mandano un messaggio molto importante: la fragilità non ci deve spaventare, ma deve essere accolta come parte delle nostre vite", afferma Valentina Blandi, direttrice del Consorzio Zenit.



Gli anziani ospiti di quattro Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di Firenze si cimentano nella composizione di canzoni, sia per raccontare le loro vite che per allietare le giornate e superare momenti difficili. Guidati da animatori, educatori, musicisti e musicoterapisti, i residenti cercano parole, trovano rime, intonano melodie e suonano strumenti musicali. In estate, ci sarà persino una sorta di "Festival di Sanremo" all'interno delle RSA, con la proclamazione delle canzoni più apprezzate.

Il progetto, denominato "Pensieri e Memorie in Canto", è stato ideato da Nicola Corti, animatore e musicista presso la RSA San Giuseppe del Consorzio Zenit, coinvolgendo anche altre strutture come Gignoro, Paolo VI, Delfino, il Centro di Salute Mentale del Quartiere 2 e l'Rsp Madre Fernanda.

Partendo da iniziative di musicoterapia, Corti e Paolo Pizziolo hanno introdotto la composizione diretta delle canzoni da parte degli anziani. "Abbiamo realizzato che in questo modo erano molto più coinvolti e interessati, riuscendo a trasmettere le loro emozioni più profonde trasformandole in canzoni molto poetiche", spiega Corti.

I testi delle canzoni composte dagli anziani sono sia simpatici che a volte dolorosi. Tra di esse, si trovano "Cha cha cha del gelato" di Luciana, appassionata di gelato, e "La solitudine", non la celebre canzone di Laura Pausini, ma una composizione di una signora anziana di nome Vittoria. Il coro "Liete dissonanze", composto da Nicola Corti, Paolo Pizziolo, Alessandro Garsia, Martina Rodolfi e Annalisa Fubiani, accompagna spesso le esibizioni.

"Con le loro parole e le loro musiche, gli anziani ci mandano un messaggio molto importante: la fragilità non ci deve spaventare, ma deve essere accolta come parte delle nostre vite", afferma Valentina Blandi, direttrice del Consorzio Zenit.