Costume e Società

Non solo giovani, piace il progetto “Erasmus della Terza Età”

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10 Febbraio 2017
Qualsiasi studente che abbia avuto la fortuna di partecipare al programma Erasmus e quindi di vivere e studiare per sei mesi o un anno in un’altra città europea vi dirà che è una delle esperienze più importanti della sua vita, che lo ha arricchito umanamente e culturalmente e che non dimenticherà mai quel periodo della sua vita. 

NewsCorrelate Quanti genitori o nonni hanno provato invidia per i giovani fortunati che hanno avuto questa possibilità? Uno di questi è Eugenio Guarducci, assessore a cultura e turismo di Assisi, che ha lanciato la proposta di avviare un progetto per l’Erasmus della Terza Età. Lo ha fatto sulle pagine del Corriere dell’Umbria, dichiarando di essere pronto a partire con l’ambizioso progetto proprio nella cittadina umbra.

Secondo Guarducci la proposta, che riguarderebbe la fascia d’età 60-75 anni, desterebbe grande interesse tra gli anziani curiosi di tutto il vecchio Continente. 

Invece di badare ai nipoti o cercare una casa di riposo per la loro vecchiaia, i pensionati europei potrebbero trascorrere un lungo periodo in una regione d’Italia ricca di cultura e bellezze naturali, frequentare corsi di italiano, di storia dell’arte, effettuare escursioni e magari fare un corso di cucina regionale. 

Le parole dell’assessore al quotidiano regionale toccano anche questioni relative alla necessità di rilancio economico delle città, in particolare delle zone centrali e dei centri storici, che spesso negli ultimi hanno perso abitanti, guadagni e vivacità un po’ in tutta Italia. 

Gli anziani europei culturalmente attivi sono spesso la fascia con le maggiori possibilità di spesa e potrebbero quindi essere un’occasione importante per migliorare la situazione economica di tutta la Regione. 

Le parole del politico di Assisi hanno colto nel segno. Consensi arrivano subito dal presidente nazionale dell’Università della Terza Età, Gustavo Cuccini, secondo cui il progetto è interessante e realizzabile. 

Hanno accolto positivamente la proposta anche Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, l’assessore alla cultura di Perugia Teresa Severini,  ’Università per stranieri di Perugia e l'ANCI Umbria. 
Qualsiasi studente che abbia avuto la fortuna di partecipare al programma Erasmus e quindi di vivere e studiare per sei mesi o un anno in un’altra città europea vi dirà che è una delle esperienze più importanti della sua vita, che lo ha arricchito umanamente e culturalmente e che non dimenticherà mai quel periodo della sua vita. 

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Secondo Guarducci la proposta, che riguarderebbe la fascia d’età 60-75 anni, desterebbe grande interesse tra gli anziani curiosi di tutto il vecchio Continente. 

Invece di badare ai nipoti o cercare una casa di riposo per la loro vecchiaia, i pensionati europei potrebbero trascorrere un lungo periodo in una regione d’Italia ricca di cultura e bellezze naturali, frequentare corsi di italiano, di storia dell’arte, effettuare escursioni e magari fare un corso di cucina regionale. 

Le parole dell’assessore al quotidiano regionale toccano anche questioni relative alla necessità di rilancio economico delle città, in particolare delle zone centrali e dei centri storici, che spesso negli ultimi hanno perso abitanti, guadagni e vivacità un po’ in tutta Italia. 

Gli anziani europei culturalmente attivi sono spesso la fascia con le maggiori possibilità di spesa e potrebbero quindi essere un’occasione importante per migliorare la situazione economica di tutta la Regione. 

Le parole del politico di Assisi hanno colto nel segno. Consensi arrivano subito dal presidente nazionale dell’Università della Terza Età, Gustavo Cuccini, secondo cui il progetto è interessante e realizzabile. 

Hanno accolto positivamente la proposta anche Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria, l’assessore alla cultura di Perugia Teresa Severini,  ’Università per stranieri di Perugia e l'ANCI Umbria. 

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