Costume e Società

L'Invecchiamento della popolazione e la complessa realtà dell'assistenza a lungo termine in Italia

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2 Aprile 2024

Il progressivo invecchiamento della popolazione sta influenzando il settore della Long Term Care e si prevede che continuerà a generare un aumento della domanda di servizi, richiedendo risposte mirate e tempestive. Secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità, entro il 2030 si prevede un aumento del carico di malattia tra gli anziani italiani. Ciò comporterà un aumento dell'incidenza della non autosufficienza, con un incremento del numero di persone di età superiore ai 65 anni che necessitano di assistenza, attualmente stimato intorno a 3.959.395 individui, pari al 28,4% della popolazione over 65 secondo i dati ISTAT del 2021.

Questi dati costituiscono il punto di partenza del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas SDA Bocconi - Essity, il quale ha indagato la sostenibilità a lungo termine del settore, concentrandosi sulle dimensioni economica, del personale e dei modelli di servizio.

Il Rapporto evidenzia che, nonostante l'attuale offerta di servizi presenti un portafoglio più diversificato rispetto al passato, i modelli di servizio nel settore non stanno evolvendo rapidamente. Mentre il settore riconosce la necessità di una presa in carico globale, emergono carenze nel soddisfare bisogni come il supporto psicologico per gli anziani e le loro famiglie. Al contrario, i servizi di assistenza complessa e di base continuano a ricevere valutazioni positive. Le Residenze Sanitarie Assistite (RSA) e l'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) sono considerate servizi strategici, mentre la teleassistenza e il supporto tramite assistenti familiari ricevono valutazioni meno positive.

In termini di sostenibilità economica, il Rapporto evidenzia che le tariffe pubbliche attuali sono percepite come il principale ostacolo, seguite dalla disponibilità finanziaria delle famiglie e dall'alta fragilità degli utenti. Nonostante alcuni segnali positivi a inizio 2023, con un aumento del valore della produzione e del margine operativo lordo rispetto al 2019, le carenze di personale rimangono un tema centrale. Le carenze sono più marcate tra coloro che gestiscono solo servizi socio-sanitari rispetto a chi gestisce anche servizi sanitari.

Il confronto internazionale con Francia, Germania e Svezia evidenzia le sfide europee nel settore LTC e fornisce spunti di riflessione per il contesto italiano. Il caso della Svezia, che si concentra sui servizi domiciliari, contrasta con il modello residenziale francese. La Germania ha affrontato la perdita di attrattività del settore attraverso politiche del lavoro specifiche per gli operatori di cura, inclusi quelli impiegati nelle case di riposo.

Il quadro italiano è estremamente complesso: nonostante gli sforzi per migliorare la sostenibilità economica e operativa, il settore LTC continua a lottare per pianificare soluzioni orientate al futuro. Il Rapporto sottolinea la necessità di riformulare strutturalmente il sistema di servizi per rispondere alle esigenze attuali degli utenti e di investire nella tecnologia per migliorare l'attrattività del settore e risolvere i problemi di carenza di personale.

Giovanni Fosti, Elisabetta Notarnicola e Eleonora Perobelli del CERGAS, SDA Bocconi School of Management, sottolineano l'importanza di un'azione coordinata tra policy maker e provider per garantire una risposta adeguata ai bisogni di cura degli anziani. Massimo Minaudo, CEO di Essity Italia, sottolinea il ruolo fondamentale della fiducia, delle competenze e della qualità del lavoro nel settore LTC e l'importanza di coordinare gli sforzi per migliorare l'offerta di servizi.


Il progressivo invecchiamento della popolazione sta influenzando il settore della Long Term Care e si prevede che continuerà a generare un aumento della domanda di servizi, richiedendo risposte mirate e tempestive. Secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità, entro il 2030 si prevede un aumento del carico di malattia tra gli anziani italiani. Ciò comporterà un aumento dell'incidenza della non autosufficienza, con un incremento del numero di persone di età superiore ai 65 anni che necessitano di assistenza, attualmente stimato intorno a 3.959.395 individui, pari al 28,4% della popolazione over 65 secondo i dati ISTAT del 2021.

Questi dati costituiscono il punto di partenza del 6° Rapporto Osservatorio Long Term Care Cergas SDA Bocconi - Essity, il quale ha indagato la sostenibilità a lungo termine del settore, concentrandosi sulle dimensioni economica, del personale e dei modelli di servizio.

Il Rapporto evidenzia che, nonostante l'attuale offerta di servizi presenti un portafoglio più diversificato rispetto al passato, i modelli di servizio nel settore non stanno evolvendo rapidamente. Mentre il settore riconosce la necessità di una presa in carico globale, emergono carenze nel soddisfare bisogni come il supporto psicologico per gli anziani e le loro famiglie. Al contrario, i servizi di assistenza complessa e di base continuano a ricevere valutazioni positive. Le Residenze Sanitarie Assistite (RSA) e l'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) sono considerate servizi strategici, mentre la teleassistenza e il supporto tramite assistenti familiari ricevono valutazioni meno positive.

In termini di sostenibilità economica, il Rapporto evidenzia che le tariffe pubbliche attuali sono percepite come il principale ostacolo, seguite dalla disponibilità finanziaria delle famiglie e dall'alta fragilità degli utenti. Nonostante alcuni segnali positivi a inizio 2023, con un aumento del valore della produzione e del margine operativo lordo rispetto al 2019, le carenze di personale rimangono un tema centrale. Le carenze sono più marcate tra coloro che gestiscono solo servizi socio-sanitari rispetto a chi gestisce anche servizi sanitari.

Il confronto internazionale con Francia, Germania e Svezia evidenzia le sfide europee nel settore LTC e fornisce spunti di riflessione per il contesto italiano. Il caso della Svezia, che si concentra sui servizi domiciliari, contrasta con il modello residenziale francese. La Germania ha affrontato la perdita di attrattività del settore attraverso politiche del lavoro specifiche per gli operatori di cura, inclusi quelli impiegati nelle case di riposo.

Il quadro italiano è estremamente complesso: nonostante gli sforzi per migliorare la sostenibilità economica e operativa, il settore LTC continua a lottare per pianificare soluzioni orientate al futuro. Il Rapporto sottolinea la necessità di riformulare strutturalmente il sistema di servizi per rispondere alle esigenze attuali degli utenti e di investire nella tecnologia per migliorare l'attrattività del settore e risolvere i problemi di carenza di personale.

Giovanni Fosti, Elisabetta Notarnicola e Eleonora Perobelli del CERGAS, SDA Bocconi School of Management, sottolineano l'importanza di un'azione coordinata tra policy maker e provider per garantire una risposta adeguata ai bisogni di cura degli anziani. Massimo Minaudo, CEO di Essity Italia, sottolinea il ruolo fondamentale della fiducia, delle competenze e della qualità del lavoro nel settore LTC e l'importanza di coordinare gli sforzi per migliorare l'offerta di servizi.

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