Costume e Società

Assistenza anziani non autosufficienti: 7-8 miliardi di euro l'anno necessari per coprire i costi

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3 Ottobre 2023

In Italia, attualmente, vivono circa 3,8 milioni di anziani che non sono autosufficienti. Nonostante esista una legge che ne prevede l'assistenza, mancano i decreti attuativi e, soprattutto, gli investimenti necessari, che ammontano a 7-8 miliardi di euro all'anno. Sorprendentemente, il 45% di questi anziani è affidato esclusivamente alle cure di un membro della famiglia. Considerando sia i familiari che i caregiver coinvolti nell'assistenza, si contano quasi 10 milioni di persone che attualmente si fanno carico di gran parte dell'assistenza socio-sanitaria, spesso con notevoli sforzi economici. Purtroppo, la maggior parte delle famiglie non riesce ad affrontare questa sfida.

Questo allarme è stato lanciato in occasione della Festa dei Nonni il 2 ottobre dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg). Secondo Andrea Ungar, presidente della Sigg e professore ordinario di Geriatria all'Università di Firenze, "il numero degli anziani non autosufficienti crescerà a 4,4 milioni nel 2030 e a 5,4 milioni nel 2050. La legge n. 33 del 2023 rappresenta un passo nella giusta direzione, con l'obiettivo di trasformare radicalmente l'assistenza agli anziani seguendo i principi della geriatria, includendo più servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali, una distribuzione più equa di questi servizi tra le regioni e l'introduzione dell'indennità di accompagnamento come prestazione universale per gli anziani non autosufficienti".

Attualmente, solamente il 6,3% delle persone non autosufficienti vive in strutture residenziali, principalmente anziani con più di 85 anni affetti da demenza e con una limitata aspettativa di vita. Meno dell'1% beneficia dei servizi offerti dalle strutture semiresidenziali, mentre il 21,5% riceve assistenza domiciliare, con una media di 15 ore l'anno. Circa un milione di anziani, pari al 26%, è assistito da una badante, mentre il restante 45% è affidato esclusivamente alle cure di un membro della famiglia.

Il futuro di questa situazione dipenderà fortemente dai decreti attuativi previsti per gennaio 2024 e dalla prossima legge di bilancio, che deve prevedere un graduale aumento delle risorse necessarie per attuare questa riforma. In occasione della Festa dei Nonni, si auspica che i 10 milioni di persone coinvolte quotidianamente nella realtà dell'assistenza agli anziani, tra anziani stessi, familiari e caregiver, possano trovare una risposta politica pronta ad affrontare questa sfida cruciale per il miglioramento e il rafforzamento del settore dell'assistenza, che è stato trascurato per troppo tempo.


In Italia, attualmente, vivono circa 3,8 milioni di anziani che non sono autosufficienti. Nonostante esista una legge che ne prevede l'assistenza, mancano i decreti attuativi e, soprattutto, gli investimenti necessari, che ammontano a 7-8 miliardi di euro all'anno. Sorprendentemente, il 45% di questi anziani è affidato esclusivamente alle cure di un membro della famiglia. Considerando sia i familiari che i caregiver coinvolti nell'assistenza, si contano quasi 10 milioni di persone che attualmente si fanno carico di gran parte dell'assistenza socio-sanitaria, spesso con notevoli sforzi economici. Purtroppo, la maggior parte delle famiglie non riesce ad affrontare questa sfida.

Questo allarme è stato lanciato in occasione della Festa dei Nonni il 2 ottobre dalla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg). Secondo Andrea Ungar, presidente della Sigg e professore ordinario di Geriatria all'Università di Firenze, "il numero degli anziani non autosufficienti crescerà a 4,4 milioni nel 2030 e a 5,4 milioni nel 2050. La legge n. 33 del 2023 rappresenta un passo nella giusta direzione, con l'obiettivo di trasformare radicalmente l'assistenza agli anziani seguendo i principi della geriatria, includendo più servizi domiciliari, residenziali e semiresidenziali, una distribuzione più equa di questi servizi tra le regioni e l'introduzione dell'indennità di accompagnamento come prestazione universale per gli anziani non autosufficienti".

Attualmente, solamente il 6,3% delle persone non autosufficienti vive in strutture residenziali, principalmente anziani con più di 85 anni affetti da demenza e con una limitata aspettativa di vita. Meno dell'1% beneficia dei servizi offerti dalle strutture semiresidenziali, mentre il 21,5% riceve assistenza domiciliare, con una media di 15 ore l'anno. Circa un milione di anziani, pari al 26%, è assistito da una badante, mentre il restante 45% è affidato esclusivamente alle cure di un membro della famiglia.

Il futuro di questa situazione dipenderà fortemente dai decreti attuativi previsti per gennaio 2024 e dalla prossima legge di bilancio, che deve prevedere un graduale aumento delle risorse necessarie per attuare questa riforma. In occasione della Festa dei Nonni, si auspica che i 10 milioni di persone coinvolte quotidianamente nella realtà dell'assistenza agli anziani, tra anziani stessi, familiari e caregiver, possano trovare una risposta politica pronta ad affrontare questa sfida cruciale per il miglioramento e il rafforzamento del settore dell'assistenza, che è stato trascurato per troppo tempo.

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