Costume e Società

Veneto: nuovi accordi con case di riposo e strutture protette

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29 Settembre 2017

In arrivo un importante aggiornamento degli accordi contrattuali tra Regione Veneto, Ulss e strutture residenziali (case di riposo e strutture protette). Il nuovo schema che delinea gli impegni reciproci tra gli attori coinvolti nasce da una proposta di Manuela Lorenzin, assessore alle politiche sociali della regione. La revisione proposta interesserà le oltre 400 strutture accreditate, i 32mila anziani residenti (in gran parte non autosufficienti) e gli oltre 16mila lavoratori tra medici, infermieri, OSS, educatori e personale amministrativo.

L’obiettivo dei nuovi schemi è quello di aumentare la qualità dei servizi offerti e di intensificare i rapporti tra strutture e aziende sanitarie. Gli ospiti delle case di riposo, infatti, non solo sono sempre più anziani ma sono anche in aumento i pazienti affetti da malattie degenerative e croniche come demenza senile e Alzheimer.

Tra le novità che interesseranno le strutture territoriali è previsto un implemento della presenza medica, che sarà garantita per tutta la settimana ad eccezione della domenica e coordinata da un dirigente medico indicato dall’Ulss di competenza. La presenza del medico generico dovrà essere garantita per almeno 22 ore settimanali ogni 60 ospiti. Un altro passo importante per migliorare l’assistenza agli anziani riguarda l’introduzione di un medico odontoiatra, periodicamente a disposizione dei pazienti.

Questa importante qualificazione delle strutture residenziali dovrebbe portare a una riduzione delle liste di attesa e alla diminuzione degli ingressi in pronto soccorso, delle attese interminabili e del sovraccarico dei medici ospedalieri.   

In arrivo un importante aggiornamento degli accordi contrattuali tra Regione Veneto, Ulss e strutture residenziali (case di riposo e strutture protette). Il nuovo schema che delinea gli impegni reciproci tra gli attori coinvolti nasce da una proposta di Manuela Lorenzin, assessore alle politiche sociali della regione. La revisione proposta interesserà le oltre 400 strutture accreditate, i 32mila anziani residenti (in gran parte non autosufficienti) e gli oltre 16mila lavoratori tra medici, infermieri, OSS, educatori e personale amministrativo.

L’obiettivo dei nuovi schemi è quello di aumentare la qualità dei servizi offerti e di intensificare i rapporti tra strutture e aziende sanitarie. Gli ospiti delle case di riposo, infatti, non solo sono sempre più anziani ma sono anche in aumento i pazienti affetti da malattie degenerative e croniche come demenza senile e Alzheimer.

Tra le novità che interesseranno le strutture territoriali è previsto un implemento della presenza medica, che sarà garantita per tutta la settimana ad eccezione della domenica e coordinata da un dirigente medico indicato dall’Ulss di competenza. La presenza del medico generico dovrà essere garantita per almeno 22 ore settimanali ogni 60 ospiti. Un altro passo importante per migliorare l’assistenza agli anziani riguarda l’introduzione di un medico odontoiatra, periodicamente a disposizione dei pazienti.

Questa importante qualificazione delle strutture residenziali dovrebbe portare a una riduzione delle liste di attesa e alla diminuzione degli ingressi in pronto soccorso, delle attese interminabili e del sovraccarico dei medici ospedalieri.   

Case di riposo, rsa e case famiglia