Costume e Società

Sempre più anziani amano il buon cibo

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19 Giugno 2017

Osservando i risultati di diverse ricerche svolte in tutto il mondo sembra che gli anziani amino cenare al ristorante, che apprezzino il buon cibo e l’originalità culinaria. Secondo i dati ottenuti da una società spagnola, l'AZTI, il 50% delle persone anziane non solo sono attente alla provenienza e genuinità degli alimenti, ma amano assaggiare nuovi piatti e sperimentare nuovi sapori. Anche negli USA uno studio di NPD Research Group ha rilevato che gli over 49 cenano fuori più dei giovani.

I gusti, le preferenze e soprattutto le esigenze sono molto diversi a seconda dell’età e alcuni Paesi hanno già dato vita a nuove realtà di ristorazione e servizi dedicati all’anzianità. Uno di questi è il Giappone, nazione con l’età media più alta al mondo.  A Yokohama, per esempio, un gestore di case di riposo si era accorto della passione dei suoi utenti e ha aperto un ristorante attrezzato per le esigenze , il Kaze no Oto, oggi conosciuto e frequentato da clienti di ogni età. A Tokio il ristorante Aeon Kasai ha dedicato un piano del ristorante  ai clienti anziani mentre in tutto il paese è già attiva una catena di fast food di sushi con menù personalizzato.

Per chi volesse anche in Italia occuparsi di assistenza agli anziani è bene conoscere quali sono i problemi più comuni legati all’alimentazione nella popolazione anziana. Un disturbo frequente è la difficoltà di deglutizione, la disfagia, che colpisce il 70% dei residenti in case di riposo ed è spesso correlata a patologie neuro-degenerative. Le pietanze devono quindi avere una consistenza adatta, morbida e cremosa, senza però dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte. I menù devono essere completi con indicazioni in particolare sugli ingredienti utilizzati e la loro provenienza, perché più si invecchia e più le condizioni di salute impongono maggior rigore e attenzione, soprattutto per ciò di cui ci alimentiamo.

Osservando i risultati di diverse ricerche svolte in tutto il mondo sembra che gli anziani amino cenare al ristorante, che apprezzino il buon cibo e l’originalità culinaria. Secondo i dati ottenuti da una società spagnola, l'AZTI, il 50% delle persone anziane non solo sono attente alla provenienza e genuinità degli alimenti, ma amano assaggiare nuovi piatti e sperimentare nuovi sapori. Anche negli USA uno studio di NPD Research Group ha rilevato che gli over 49 cenano fuori più dei giovani.

I gusti, le preferenze e soprattutto le esigenze sono molto diversi a seconda dell’età e alcuni Paesi hanno già dato vita a nuove realtà di ristorazione e servizi dedicati all’anzianità. Uno di questi è il Giappone, nazione con l’età media più alta al mondo.  A Yokohama, per esempio, un gestore di case di riposo si era accorto della passione dei suoi utenti e ha aperto un ristorante attrezzato per le esigenze , il Kaze no Oto, oggi conosciuto e frequentato da clienti di ogni età. A Tokio il ristorante Aeon Kasai ha dedicato un piano del ristorante  ai clienti anziani mentre in tutto il paese è già attiva una catena di fast food di sushi con menù personalizzato.

Per chi volesse anche in Italia occuparsi di assistenza agli anziani è bene conoscere quali sono i problemi più comuni legati all’alimentazione nella popolazione anziana. Un disturbo frequente è la difficoltà di deglutizione, la disfagia, che colpisce il 70% dei residenti in case di riposo ed è spesso correlata a patologie neuro-degenerative. Le pietanze devono quindi avere una consistenza adatta, morbida e cremosa, senza però dimenticare che anche l’occhio vuole la sua parte. I menù devono essere completi con indicazioni in particolare sugli ingredienti utilizzati e la loro provenienza, perché più si invecchia e più le condizioni di salute impongono maggior rigore e attenzione, soprattutto per ciò di cui ci alimentiamo.

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