Costume e Società

le regole della videosorveglianza nelle case di riposo

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2 Febbraio 2017

Passa all’esame del Senato il testo proposto per prevenire e contrastare le violenze e gli abusi sugli anziani, sui disabili e sui bambini. 


Nel mirino sono le strutture che ospitano queste categorie di persone, come case di riposo, Residenze Sanitarie Assistenziali e asili nido. A seguito di eventi di cronaca che hanno avuto come triste teatro strutture sanitarie o educative, lo scorso Ottobre la Camera dei deputati ha approvato il testo unificato, sintesi di 13 proposte di legge, che prevede l’installazione nelle residenze socio-assistenziali e nei nidi d’infanzia di telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso. Il testo in esame prevede che gli impianti vengano utilizzati dalle strutture secondo precise indicazioni:


  • Le videocamere, tra le quali sono escluse le webcam, devono possedere un sistema di criptazione  e la zona sorvegliata dovrà essere chiaramente indicata.
  • L’accesso alle registrazioni sarà consentito solo all’autorità giudiziaria in caso di indagine attiva o di particolari casi contemplati dal codice penale.
  • I costi degli impianti saranno a carico delle strutture interessate.
  • Entro un anno dall’approvazione della legge il Governo dovrà emanare un decreto sulla formazione del personale educativo, che dovrà prevedere un’attenta valutazione attitudinale.
  • Prima dell’installazione delle telecamere dovrà essere stipulato un accordo collettivo con tutti i lavoratori.
  • Il Ministero dell’istruzione dovrà occuparsi della stesura di decreto che sancisca le modalità di coinvolgimento e partecipazione delle famiglie di appartenenza degli utenti.

Si tratta di una risposta ad una triste realtà, quella per cui le fasce più deboli della società (anziani, disabili e bambini) sono quelle più a rischio.. ma vale sempre il solito discorso: a famigliari particolarmente attenti ai propri anziani ospiti in case di riposo difficilmente potrebbe sfuggire che il proprio caro ha subito delle violenze perciò il consiglio è quello di stare sempre vicini all’anziano e segnalare subito eventuali dubbi ai Responsabili della Casa di Riposo (Casa Famiglia o RSA), con o senza telecamere.



Passa all’esame del Senato il testo proposto per prevenire e contrastare le violenze e gli abusi sugli anziani, sui disabili e sui bambini. 


Nel mirino sono le strutture che ospitano queste categorie di persone, come case di riposo, Residenze Sanitarie Assistenziali e asili nido. A seguito di eventi di cronaca che hanno avuto come triste teatro strutture sanitarie o educative, lo scorso Ottobre la Camera dei deputati ha approvato il testo unificato, sintesi di 13 proposte di legge, che prevede l’installazione nelle residenze socio-assistenziali e nei nidi d’infanzia di telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso. Il testo in esame prevede che gli impianti vengano utilizzati dalle strutture secondo precise indicazioni:


  • Le videocamere, tra le quali sono escluse le webcam, devono possedere un sistema di criptazione  e la zona sorvegliata dovrà essere chiaramente indicata.
  • L’accesso alle registrazioni sarà consentito solo all’autorità giudiziaria in caso di indagine attiva o di particolari casi contemplati dal codice penale.
  • I costi degli impianti saranno a carico delle strutture interessate.
  • Entro un anno dall’approvazione della legge il Governo dovrà emanare un decreto sulla formazione del personale educativo, che dovrà prevedere un’attenta valutazione attitudinale.
  • Prima dell’installazione delle telecamere dovrà essere stipulato un accordo collettivo con tutti i lavoratori.
  • Il Ministero dell’istruzione dovrà occuparsi della stesura di decreto che sancisca le modalità di coinvolgimento e partecipazione delle famiglie di appartenenza degli utenti.

Si tratta di una risposta ad una triste realtà, quella per cui le fasce più deboli della società (anziani, disabili e bambini) sono quelle più a rischio.. ma vale sempre il solito discorso: a famigliari particolarmente attenti ai propri anziani ospiti in case di riposo difficilmente potrebbe sfuggire che il proprio caro ha subito delle violenze perciò il consiglio è quello di stare sempre vicini all’anziano e segnalare subito eventuali dubbi ai Responsabili della Casa di Riposo (Casa Famiglia o RSA), con o senza telecamere.



Case di riposo, rsa e case famiglia