Costume e Società

Città a misura di anziano, in testa Udine e Imperia

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24 Aprile 2017
Sempre più città decidono di aderire al Global age friendly cities, un progetto lanciato dieci anni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e pensato per rendere le città di tutto il mondo a misura di anziano

Oggi fanno parte della rete 400 città: da metropoli d’oltreoceano come New York e Toronto a città europee come Manchester, in Inghilterra, dove nei negozi si trovano sedili per riposare durante gli acquisti, o Varsavia, dove i semafori durano più a lungo per permettere ai meno giovani di attraversare comodamente. 

Le città italiane che hanno preso parte all’iniziativa mondiale sono Udine e Imperia. In particolare il capoluogo friulano è a capo di un gruppo di lavoro della Rete europea città sane, che da diversi anni studia i bisogni delle persone anziane all’interno degli spazi urbani. 

Una mappatura del territorio ha permesso di verificare la presenza di servizi primari come farmacie, negozi alimentari, medici di base e fermate dei mezzi di trasporto pubblici e quindi di lavorare affinché non siano più lontani di 500 metri dalle abitazioni cittadine. Negli ultimi anni a Udine sono nate anche molte iniziative che coinvolgono la popolazione anziana, con l’intento di promuovere attività fisica, vita sociale e culturale. 

Da pochi mesi anche Imperia è stata promossa dall’OMS a “città amica degli anziani”. La città Ligure ha puntato tutto sull’educazione intergenerazionale, con progetti come Pedibus e Nonni civici, che coinvolgono gli anziani in servizi di accompagnamento dei ragazzi a piedi presso le scuole e di sorveglianza di aree gioco e biblioteche all’interno degli istituti. 

Mantenersi attivi fisicamente e socialmente è fondamentale per invecchiare in salute e le amministrazioni di Udine e Imperia lo sanno bene. Ci auguriamo che presto anche altre città italiane seguano l’esempio di questi comuni virtuosi. 
Sempre più città decidono di aderire al Global age friendly cities, un progetto lanciato dieci anni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e pensato per rendere le città di tutto il mondo a misura di anziano

Oggi fanno parte della rete 400 città: da metropoli d’oltreoceano come New York e Toronto a città europee come Manchester, in Inghilterra, dove nei negozi si trovano sedili per riposare durante gli acquisti, o Varsavia, dove i semafori durano più a lungo per permettere ai meno giovani di attraversare comodamente. 

Le città italiane che hanno preso parte all’iniziativa mondiale sono Udine e Imperia. In particolare il capoluogo friulano è a capo di un gruppo di lavoro della Rete europea città sane, che da diversi anni studia i bisogni delle persone anziane all’interno degli spazi urbani. 

Una mappatura del territorio ha permesso di verificare la presenza di servizi primari come farmacie, negozi alimentari, medici di base e fermate dei mezzi di trasporto pubblici e quindi di lavorare affinché non siano più lontani di 500 metri dalle abitazioni cittadine. Negli ultimi anni a Udine sono nate anche molte iniziative che coinvolgono la popolazione anziana, con l’intento di promuovere attività fisica, vita sociale e culturale. 

Da pochi mesi anche Imperia è stata promossa dall’OMS a “città amica degli anziani”. La città Ligure ha puntato tutto sull’educazione intergenerazionale, con progetti come Pedibus e Nonni civici, che coinvolgono gli anziani in servizi di accompagnamento dei ragazzi a piedi presso le scuole e di sorveglianza di aree gioco e biblioteche all’interno degli istituti. 

Mantenersi attivi fisicamente e socialmente è fondamentale per invecchiare in salute e le amministrazioni di Udine e Imperia lo sanno bene. Ci auguriamo che presto anche altre città italiane seguano l’esempio di questi comuni virtuosi. 

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